La nostra scuola protagonista dell’iniziativa “Cronisti in classe” promossa dal Quotidiano Nazionale – Il Resto del Carlino
Gli alunni hanno dato vita a una cooperativa scolastica per raccogliere fondi destinati a completare una struttura sanitaria in Congo

Il Resto del Carlino propone l’iniziativa nata nel 2002 e rivolta agli studenti delle scuole secondarie di primo grado di Emilia-Romagna, Marche e Rovigo.
Si tratta di un percorso formativo che si sviluppa durante l’anno scolastico, finalizzato ad avvicinare le nuove generazioni alla lettura del quotidiano, a stimolare l’interesse dei ragazzi sui temi di attualità e a far sperimentare agli studenti le diverse fasi della realizzazione di un articolo.
L’idea del progetto è quella di creare una sinergia tra le istituzioni scolastiche e la testata: gli studenti diventano protagonisti di una stimolante fase di apprendimento attraverso la lettura e la scrittura, mentre gli insegnanti sperimentano nuovi percorsi didattici interdisciplinari.
Ma come funziona il “Campionato di giornalismo”?
Le classi iscritte vengono invitate a realizzare una pagina del giornale – un articolo completo di immagini e titoli – che verrà pubblicata sia sulla versione cartacea del quotidiano, sia online sul sito dedicato.
 
Coordinamento didattico Prof.ssa Francesca Lolli
 
Vedi l’articolo della classe III A Zanotti

 

 

«Da Bologna a Nsaka, un aiuto per l’ospedale»

Gli alunni hanno dato vita a una cooperativa scolastica per raccogliere fondi destinati a completare una struttura sanitaria in Congo

 
Per chi non ci conosce, siamo Inahand, l’Italian New Association for Health Aid for Nsaka Developement della classe 3A della scuola Zanotti, l’unica cooperativa scolastica di Bologna: la nostra scuola da ormai tredici anni organizza diverse classi cooperative con lo scopo di aiutare persone bisognose in diverse parti del mondo. Le classi degli scorsi anni si sono occupate di numerosi progetti, come la costruzione di pozzi di acqua potabile e ambulatori medici in Etiopia e Somalia, pannelli solari in Eritrea.
Come? In questi tre anni abbiamo raccolto fondi attraverso un mercatino natalizio organizzato nel nostro istituto, con i nostri alunni soci e volontari. I nostri genitori ci hanno aiutato donandoci oggetti a cui abbiamo dato nuova vita. Il ricavato è stato poi consegnato ai nostri referenti.
Purtroppo, però, per colpa del Covid non siamo riusciti ad organizzare altre iniziative, ma speriamo che nel nuovo anno le condizioni sanitarie ci permettano di tornare sul campo, con nuove idee e nuovi progetti. Da ormai tre anni collaboriamo con piccoli gruppi di volontari per aiutare gli abitanti di Nsaka: un piccolo villaggio situato a Sud Ovest della Repubblica democratica del Congo che necessita di un ospedale.
Gli abitanti infatti devono percorrere chilometri e chilometri per raggiungere l’ospedale più vicino, attraversare foreste in condizioni estreme. Le donne incinte rischiano di partorire per strada, a volte con la morte del bimbo e della mamma, causate da malattie contratte nel tragitto e da tutte le difficoltà che si trovano sul percorso. Proprio per questo ormai tre anni fa abbiamo deciso di donare i fondi ricavati dalle nostre iniziative a questo piccolo villaggio; per fare ciò ci siamo messi in contatto e fatti aiutare da Suor Agostina Okolo e Angelo Balassini, che con altri volontari hanno concretamente gestito la costruzione dell’ospedale. Per concludere: l’ospedale ha fatto grandi passi avanti, il tetto è già pronto e le sale sono a buon punto, ma manca ancora tutto l’impianto elettrico. Chissà, forse riusciremo a farlo con i soldi che ricaveremo in futuro, anche quelli di una possibile vittoria.
Questo è il nostro sogno. 
3A:
Alessio Bauleo, Matteo Bellisi, Alexi Berthe,
Diego Betti, Arianna Bianchini, Sofia Bigi,
Youssef Bouira, Giacomo Campana, Giulia Carfora,
Jacopo Centonze, Lorenzo Cera, Elena Cosco,
Sofia Cremon, Giulia Di Biase, Tommaso Di Mascio,
Camilla D’Isidoro, Alam Elham, Lorenzo Gandolfi,
Mattia Maffei, Giada Njoki, Claudia Noto,
Mattia Raschiatore, Rebecca Riccobono,
Nicole Roberto, Riccardo Tamburini

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