Fare ciò che ti fa stare bene è il vero segreto della “buona scuola”: parola della 3°D.
“Hey ho bisogno almeno di un motivo che mi faccia stare bene”.
Inizia così la canzone di Caparezza che ha fatto da colonna sonora al video musicale girato dalla classe 3°D della scuola Zanotti (Istituto Comprensivo 2, Bologna), presentato il 20 gennaio, giorno dell’open day.

L’attività multimediale è parte del progetto che, attraverso la sperimentazione didattica della Associazione Cooperativa Scolastica, promuove i valori di solidarietà e cooperazione anche per sostenere attività promozionali a favore della scuola.
Sulle note della canzone e della voce di Caparezza (che ha gentilmente concesso la liberatoria per l’utilizzo del brano) la classe 3°D ha ideato un proprio video per raccontare che la scuola è un luogo in cui ragazzi e ragazze possono stare bene.
Le parole di Caparezza parlano al cuore: cosa può salvare dalla depressione, dall’ansia da prestazione, dalla competizione fine a se stessa?
Una scuola in cui laboratori ed attività sono gestiti da “ragazzi-prof”, o forse da “prof” che sanno tornare ragazzi.
Una scuola che non promette la felicità, ma ti sostiene nei momenti di tristezza e di allegria, quando l’autostima vola in alto e in basso, come sulle montagne russe.
Una scuola che valorizza la serietà del gioco nell’apprendimento e che fa scoprire ai ragazzi il gusto per l’inaspettato.
Devi fare ciò che ti fa stare bene, ci dice Caparezza.
E cosa fa stare bene i nostri ragazzi?
Nativi digitali storditi da una società liquida, in cui i vecchi punti di riferimento si perdono ed i nuovi si superano ad una velocità vertiginosa.
Nella vita di ogni ragazzo c’è, c’è sempre stata, la scuola.
Amato o odiato che sia, è pur sempre l’unico luogo al mondo in cui un ragazzo, una ragazza condividono “dal vivo”, con altri ventiquattro coetanei, regole, esperienze e divertimento, nel senso etimologico più puro di “volgere altrove”, provare piacere in qualcosa.
La scuola Zanotti punta a questo: cercare strategie didattiche divertenti per imparare, partendo dal benessere dei ragazzi.
E l’esperienza del video musicale, credetemi, è stata per tutti davvero divertente.

Angela Patrizia Imperscrutabile, docente Lettere classe 3°D